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10th June
2013
written by admin

Visto il successo della prima edizione, Torino si appresta a vestirsi nuovamente di bianco e di eleganza, in un evento che si annuncia piacevole e lieve come un fiore estivo: si ripeterà la magica cena in bianco che incorniciò per qualche ora il Palazzo Reale, e si svolgerà anche quest’anno  in un luogo tenuto segreto fino alla fine.

Per saperne di più, è nato un apposito blog: UNCONVENTIONAL DINNER, su cui si trovano anche foto, video e ricordi della prima storica edizione. Chi ha piacere di contribuire al successo di questa edizione 2013, diffonda la voce! A presto!

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28th April
2013
written by admin

O si ama, o si odia. Un po’ come i canditi. Ed è misteriosa come un enigma per i principianti in cucina…  sto parlando della gelatina, che con la sua trasparenza delicata impreziosisce e rende brillanti portate dolci o salate, e conferisce ai piatti un tocco da esperti.

Ebbene, sfatiamo il mito: è una delle cose più semplici da fare in cucina, soprattutto se si conoscono due ingredienti chiave, la “colla di pesce” e l’”Agar-agar”. Sono semplici da usare, basta annotare sul vostro ricettario le proporzioni da usare con i liquidi, e sono molto più rapide da preparare di quanto si possa pensare.

Ecco alcune semplici istruzioni di utilizzo:

Gelatina tradizionale:

Di origine animale, quindi inadatta a vegetariani e vegani, viene venduta in fogli sottilissimi, rigidi e trasparenti, in genere del peso di circa 5g ciascuno.

Proporzioni: 10-12 g per 500ml di liquido.

Caratteristiche: solidifica più rapidamente dell’agar-agar, e necessita di temperatura bassa, circa 10°C. Non si può utilizzare con frutta acida come l’ananas (non solidifica).

Come si utilizza: si mettono i fogli in ammollo in acqua fresca o a temperatura ambiente (basta che siano completamente immersi) per cinque/dieci minuti; quando sono ammorbiditi, si strizzano e si aggiungolo al liquido da addensare (latte, brodo, succo di frutta) fatto scaldare - ma non bollire - in un pentolino. I fogli si scioglieranno rapidamente nel liquido: si mescola fino a scioglimento completo, poi si versa il liquido nello stampo o sulla pietanza e si lascia raffreddare a temperatura ambiente; quando il preparato è raffreddato, si pone il recipiente a solidificare in frigorifero per alcune ore (tempo: come indicato sulla confezione).

Agar-Agar:

Di origine vegetale, dunque utilizzabile in qualsiasi tipo di regime alimentare, viene estratta da un’alga di origine giapponese. Si trova in fili, oppure in polvere (più facile da dosare).

Proporzioni: circa 2g per 500ml di liquido.

Caratteristiche: solidifica anche a temperatura ambiente, ed è utilizzabile con ogni tipo di frutta.

Come si utilizza: se si usano i fili, si ammollano prima nell’acqua (come per la colla di pesce), poi si strizzano e si uniscono a freddo al liquido da addensare, poi si pone il tutto sul fuoco e si fa cuocere mescolando per 8 minuti a fuoco medio. A questo punto, si versa il composto nello stampo o sulle preparazioni la glassare e si lasvia solidificare a temperatura ambiente. La polvere è ancora più semplice da utilizzare: va unita al liquido a freddo e va cotta su fuoco medio per circa 30 secondi/un minuto. Dopodichè, si procede come per i fili: si versa il composto liquido nella forma o sulle preparazioni, e si lascia solidificare per il tempo indicato sulla confezione.

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21st April
2013
written by admin

Accade quasi sempre: rivedo Sonia in momenti emotivamente intensi, li viviamo insieme quasi per caso, eppure con una puntualità che ha del magico. E ogni volta, immerse in uno stato d’animo particolarmente recettivo, condividiamo pezzetti delle nostre vite, legate da un filo che sembra non avere fine, e ci raccontiamo come vediamo e viviamo il mondo; poi torniamo al nostro quotidiano, così, con la stessa semplicità con cui ci si ritrova, paghe del regalo che il confronto reca con sè, e consapevoli del fatto che quando avremo bisogno di rivederci, il caso ci porterà a farlo.

Per me, quando quel filo magico ritiene necessario far incrociare le nostre vite, è un’immersione a tutto tondo nella positività. Armata di una curiosità infinita verso ogni forma di naturalezza e armonia, e di una voglia di fare che sempre più spesso sembra venir meno in noi che non abbiamo più vent’anni, quest’amica dolce e sensibile mi offre sempre spunti originali per portare la mia esistenza in un’oasi di pace naturale. Ricerca con entusiasmo il modo per affrontare la vita abbattendo le barriere che lo stress del mondo moderno pone ogni giorno tra noi ed il benessere, fisico e mentale. A partire dall’alimentazione, interesse che ha trasformato nel proprio lavoro, fino ad arrivare al benessere interiore, studiato e vissuto negli aspetti più diversi. Cerca ogni via, e sempre la più naturale, per vivere bene e in salute, e punta al benessere psico-fisico come sempre più spesso dimentichiamo di fare.

Dal nostro ultimo incontro, ho trovato contatto con un mondo nuovo, fatto di materie prime tutte da scoprire, cibi salutari e dai sapori insoliti e delicati, corsi di cucina responsabile e alimentazione sana… e ho deciso che questo mondo merita uno spazio su Grani di Pepe, perchè un aspetto come quello del benessere non può rimanere sconosciuto a chi ama davvero la cucina e la buona vita.

Come primo appuntamento, segnalo un ciclo di incontri appena partito, che prevede lezioni di self healing dedicate a vari argomenti e problematiche di salute che si protrarranno fino al mese di giugno, fruibile principalmente da utenti residenti a Torino e dintorni; per info, contattare:

soniatronci@libero.it

per il calendario, cliccare su ‘More’

(more…)

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17th November
2012
written by admin

La domenica sera di solito è un po’ orribile, vero? Fine della pacchia, e di fronte si para inesorabile un’altra settimana di stanchezza, sveglie che suonano sempre troppo presto, tempo sottratto alla propria pace.. e ora che fa buio presto, ancora peggio! Beh, domenica scorsa volevo fosse diversa. Volevo tenere lontana l’ansia da domenica sera,  e stare bene. Passare del buon tempo. E così, ho invitato gli amici a cena!

Con M. che lavora in cucina con me diventa più semplice, e dopo aver fatto la spesa e spignattato per il minimo indispensabile, ci siamo goduti il risultato: un menu non troppo lungo da preparare, ma appagante e presentato come si deve!
La tavola era allegra, giocata sui toni del bianco e del rosso; per segnaposto, piccolissimi panini con un semplice fiocco attorno, e poi sottopiatti dello stesso colore e grandi calici scintillanti,  per accogliere un originale Gavi invecchiato (cadeau degli ospiti, profumato di sesamo), con due belle candele per rendere l’atmosfera più intima.

Le danze hanno avuto inizio con una portata di SALMONE AFFUMICATO, servito con barbine di finocchio e bacche di pepe rosa, accompagnato da fette profumate di PANE CALDO AL BASILICO.

Nel frattempo, dal forno si sprigionava un nuovo profumo, quello del secondo antipasto: MINI-COCOTTE di MELANZANE ALLA PROVENZALE con CHEVRE CALDO e BACON.
L’ho servito ancora sfrigolante, e ne avremmo mangiato ancora… ma dovevamo lasciare il posto per il resto:

un NIDO DI GRANO IN INSALATA, con sedano, speck, scalogno e taggiasche, che accoglieva al centro delicate MAZZANCOLLE A VAPORE , condite con olio, limone, prezzemolo e sesamo (il piatto ritratto in foto).

Per chiudere in bellezza, ci siamo deliziati con una saporita TAGLIATA DI TONNO FRESCO con PANATURA AI POMODORI SECCHI E BASILICO, accompagnata da una candida  SALSA AL BRANDY.

Non so some ci siamo riusciti, ma alla fine di tutto ciò siamo stati in grado di assalire anche il vassoio di strepitose Zeppole alla crema portato in omaggio dagli ospiti, oltre a una vasta scelta di zuccherini inzuppati di Chartreuse e caramelline digestive alle spezie profumate!!!!

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Qui di seguito, ci sono le ricette che hanno reso speciale il menu, tutte per 8 persone:

PANE CALDO AL BASILICO

- 1 baguette di pane francese
- un panetto di burro da circa 100 g
- uno scalogno piccolo (oppure 1 spicchio d’aglio) tritato finemente
- due-tre cucchiai di basilico tritato
- sale

Si lascia ammorbidire il burro, a temperatura ambiente, finchè lo si può lavorare; lo si mette in una ciotolina e si lavora a crema con una forchetta con un po’ di sale, lo scalogno o l’aglio, e il trito di basilico.
Preparata la crema, si incide poi la baguette come per affettarla, ma senza arrivare al fondo del taglio (distanza tra i tagli circa 1 cm o 1,5); con un coltellino a spatola si preleva un po’ del composto per volta e lo si inserisce nelle incisioni sul pane, spalmandolo leggermente.
Quando tutta la baguette è farcita, la si avvolge nella stagnola e si inforna per circa 10 minuti nel forno caldo a 180°.
Si serve calda, ed è un ottimo accompagnamento per salumi e carpacci, o per insalatine fresche.

COCOTTE DI MELANZANE ALLA PROVENZALE E CHEVRE

- 1 grossa melanzana globosa o ovale
- 1 piccola cipolla rossa
- 2 cucchiaini di erbe provenzali (o mix di erbe secche tritate a piacimento, o di origano secco tritato fine)
- 1 scatola di polpa di pomodoro (250g)
- 1 bicchiere o 2 di brodo vegetale (o dado granulare vegetale, in tal caso utilizzare acqua bollente)
- olio
- sale
- pepe nero
- 1 tronchetto di formaggio di capra “chevre” , un caprino un po’ stagionato.
- 2-3 striscette di Bacon tagliate a pezzi di 2-3 cm (formato “chips”)

Sbucciare la melanzana e tagliarla a cubetti di circa 1cm di lato.
Pulire ed affettare la cipolla, e farla ammorbidire in un tegame con almeno 4 cucchiai di olio.
Aggiungere le melanzane al soffritto, e allungare con 1 bicchiere di brodo caldo.
Unire la polpa di pomodoro e le erbette, e un poco di sale grosso.
Lasciar stufare le melanzane aggiungendo brodo o acqua bollente se dovessero asciugare troppo; regolare di sale e spegnere il fuoco quando le melanzane saranno morbide ed il sugo si sarà asciugato abbastanza.
A questo punto si può scegliere di frullare il tutto appena si sarà intiepidito, soprattutto se intendete utilizzare cocotte mignon, o lasciare le verdure a tocchetti se le cocotte sono un po’ più grandi.
Riempire quindi le cocotte, adagiare su ciascuna una fetta di Chèvre, una macinata di pepe nero e 1-2 chips di bacon, e infornare infine a circa 190°- 200° per alcuni minuti, finchè lo Chèvre si sarà un po’ squagliato ed il bacon sarà croccante.

NIDO DI GRANO CON MAZZANCOLLE A VAPORE

- 500 g di grano (si trova in confezioni simili a quelle del riso, e cuoce in circa 10 minuti)
- qualche costola di sedano tenero tagliato a pezzetti molto piccoli(3 costole dovrebbero essere sufficienti)
- 1 grosso scalogno o una cipollina piccola
- 3 fette di speck da mezzo cm ciascuna, tagliate a cubetti di mezzo cm di lato.
- 4 cucchiai di olive taggiasche sott’olio, tritate grossolanamente
- olio extra vergine
- succo di un limone
- sale
- semi di sesamo
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- circa 25  mazzancolle (o gamberi di medie dimensioni) cotte a vapore o lessate, con la coda ma senza testa.

Cuocere il grano in abbondante acqua salata (sono le stesse dosi di acqua e sale che vanno bene per la pasta) per 10 minuti, o per il tempo indicato sulla confezione; condirlo subito con un po’ d’olio, e lasciarlo intiepidire; aggiungervi il sedano tagliato a pezzetti, lo scalogno o la cipolla, le olive taggiasche e lo speck a pezzetti. Aggiustare si sale e di pepe e lasciar insaporire qualche minuto.

Nel frattempo, foderare di pellicola per alimenti uno stampo da torta a forma si ciambella, riempirlo con l’insalata di grano pressandola bene perchè prenda la forma e corpirlo con  altra pellicola per farlo riposare un po’.

A parte, condire delicatamente le mazzancolle con olio extra vergine di oliva, succo di limone, sale e pepe.
Al momento di servire, capovolgere su un piatto piano la ciambella di grano, riempire il foro centrale con le mazzancolle condite, spolverare di semi di sesamo e prezzemolo tritato e completare con un giro d’olio extra vergine fresco.

TAGLIATA DI TONNO CON PANATURA AI POMODORI SECCHI E BASILICO e CREMA AL BRANDY

il tonno

- un filetto di tonno da circa 1kg
- 3-4 falde di pomodori secchi
- 1 cucchiaio di basilico tritato
- 2 pacchetti di crackers al mais
- olio per frittura

Tritare nel mixer i crackers, i pomodori secchi, il basilico.
Tagliare il filetto di tonno a tranci di circa 3 cm di spessore e impanarlo nel mix aromatico preparato.
Friggerlo in olio caldo e, una volta tolto il pesce, friggere per pochi istanti anche le briciole di trito rimaste.
Accomodare i trancetti di pesce nel piatto da portata versandovi sopra le briciole fritte.

la salsa:

- 250 g di panna
- 1 cucchiaino di brodo granulare di verdura (o un quarto di dado)
- 2 cucchiai di brandy
- 1/2 spicchio di scalogno tritato finissimo
- 2 cucchiai olio extra vergine

Rosolare lo scalogno nell’olio, aggiungere la panna, insaporire con il brodo granulare, stemperarvi il brandy e servire calda, facendo attenzione a non farla bollire.

Il tonno preparato secondo questa ricetta è ottimo anche accompagnato da finocchi crudi tagliati a spicchi o ridotti a lamelle sottili in insalata.

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26th September
2012
written by admin

….Ma come mai, per postare qualcosa, ultimamente devo aspettare di essere a casa con due tonsille così?? beh, interrogativi filosofici a parte, eccomi a voi… e immaginate pure le parolacce a cui sto pensando mentre son qui a scrivere un post alle tre del pomeriggio con il sapore dello Iodosan in bocca!!! (spero almeno che qualcuno in cerca di ideuzze semplici e veloci possa beneficiare  del mio malanno  e bilanciare le maledizioni dei colleghi abbandonati a fine mese!)

Ecco, è andata che ieri il mio astuto fidanzato mi ha strategicamente informata che non avrebbe pranzato a causa di riunioni a nastro in ufficio, che tradotto in Italiano significa “Donna, preparami almeno una cena sostanziosa!”… e così, per non dover buttare la pasta troppo presto (chè dopo diventa collosa, si sa) e per guadagnare il tempo di scolarla senza vedergli assaggiare un fusillo al secondo, ho preparato un mini-aperitivo semplicissimo, debitamente scenografico ed  utilissimo come scaccia-mariti&fidanzati-molesti-dallacucina-finchè-non-è-ora!

Gli ingredienti sembrano numerosi, ma l’entità è davvero ridicola, ed il risultato è un figurone pazzesco con cinque minuti di lavoro!

BICCHIERINI CON ROBIOLA E CARASAU

Ingredienti per 4 bicchierini:

-100g di robiola fresca (formaggio morbido e gustoso)
-un cucchiaino di patè di olive
-un cucchiaino di pesto ligure
-un pomodoro secco
-un’oliva taggiasca sott’olio denocciolata
-olio di oliva extra-vergine dal gusto forte
- sale aromatizzato (io ho utilizzato sale all’ibisco, scovato a Londra da un’amica carissima)
-mix di pepe macinato grosso
-semi di papavero
-aglio in polvere
-un pomodorino ciliegia
-qualche lamella di mandorle
- un foglietto di pane Carasau

Preparazione: naturalmente è banalissima, e si presta a mille variazioni, basta usare un po’ di creatività e scegliere i gusti preferiti dagli ospiti; un’idea esteticamente piacevole è quella di utilizzare bicchierini diversi tra loro, e di servire altro pane Carasau come snack  croccantino a parte.

Dividere la Robiola in 4 parti; bisogna lavorare le 4 parti in 4 contenitori differenti, mescolando il formaggio con i diversi ingredienti per comporre i bicchierini come segue:

1) mescolare Robiola e patè di olive nere, disporlo nel bicchierino e guarnirlo con l’oliva taggiasca e una “foglia” di pane Carasau.
2) mescolare la Robiola con il pesto, disporla nel bicchierino e guarnire con due fette di pomodorino e una foglietta di Carasau.
3) condire la Robiola con un soffio di aglio in polvere, poche gocce d’olio e sale aromatizzato. Guarnire con un’altra spolverata di sale aromatizzato (quello all’Ibisco è di tonalità violetta), un po’ di pepe, qualche lamella di mandorle e una foglia di Carasau.
4) disporre la Robiola in un bicchierino alto, versarvi sopra un po’ d’olio, alcuni semi di papavero e il pomodoro secco tagliato a listine; aggiungere la foglia” di pane Carasau come guarnizione.

5) Buon aperitivo! (P.S. Il Prosecco Ghiacciato ha sempre il suo “perchè”!!!)

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26th September
2012
written by admin

Per chi ha pochissimo tempo, un antipasto tiepido e delizioso.

Ingredienti:
3-4 cuori di porro puliti
2 cucchiai di olio d’oliva extra vergine
2 confezioni di pasta brisèe pronta
3-4 etti di stracchino
sale, pepe e semi di sesamo

1 uovo sbattuto

Preparazione:

- Affettare sottilmente i porri e farli rosolare  in un paio di cucchiai di extra vergine d’oliva, aggiungere mezzo bicchierino d’acqua, salare un po’ e far stufare finchè i cuori risultano morbidi ed il liquido è evaporato.
- stendere le due confezioni di pasta brisèe nella leccarda o in una teglia larga e ritagliarne i bordi, ottenendo due quadrati (se gli angoli sono smussati, non importa) ed un po’ di ritagli.
- farcire metà di ciascun quadrato con fette di stracchino, porri, un pizzico di sale e un po’ di pepe, lasciando libero un bordo di circa un cm e mezzo.
- ripiegare la metà libera del quadrato di pasta sulla metà farcita, inumidire il bordino libero con le dita bagnate in acqua fredda e sigillare lo strudel premendo i bordi con il pollice lungo tutto il bordo da unire (3 lati), formando delle piccole infossature decorative.
- spennellare la superficie di ciascuno strudel con l’uovo sbattuto con un pizzico di sale, decorarlo con semi di sesamo e formare con i ritagli di pasta delle decorazioni da fissare sulla preparazione (l’uovo sbattuto servirà come “adesivo”), ad esempio semplici roselline ottenute arrotolando una striscia di pasta, e semplici foglie ottenute con la ruota dentata e completate con venature fatte con la lama liscia di un coltello.
- infornare nella parte bassa del forno o a metà, a circa 170 gradi per una ventina di minuti, o almeno fino a che gli strudel non appariranno belli dorati.
- sfornare e servire tiepidi, con insalatina fresca per accompagnare.

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7th August
2012
written by admin

Ogni volta che vado ad un ricevimento di qualche tipo trovo sempre spunti e ispirazioni irresistibili… e puntualmente, quando torno a casa, li  rielaboro e ne nasce qualcosa di godurioso! La ciccia messa  su ai matrimoni, per esempio, si traduce in ricette che la alimentano ancora almeno per tutta la settimana successiva…… come è successo per i  bicchierini ritratti nella foto (catering al castello di Montaldo), in versione zucchine e basilico, da cui è nata la mia versione con le melanzane:

Ingredienti per circa 6-8 bicchierini (dipende dalle dimensioni)

-2 melanzane ovali abbastanza grandi
-1 scalogno o mezza cipolla
-250 g  di polpa di pomodoro
- olio extra vergine d’oliva 3-4 cucchiai
- un bicchiere d’acqua
- sale, origano
- due piccole burrate o della stracciatella (= il ripieno della burrata), oppure formaggio in fiocchi tipo jocca, magari insaporito con pepe, un goccio di olio o spezie perchè è meno gustoso della stracciatella)
- 4-5 fette di bacon, o pancetta, o speck a striscioline

Preparazione:

-sbucciare le melanzane, tagliarle a tocchetti e farle rosolare in una padella con la cipolla e 4-5 cucchiai d’olio a fuoco dolce per un minuto; aggiungere la polpa di pomodoro, un po’ di sale grosso, origano e il bicchiere d’acqua; far cuocere a fuoco medio per un quarto d’ora col coperchio, poi scoprire e far consumare l’acqua residua; regolare di sale, spegnere il fuoco.
-trasferire nel mixer, frullare e rimettere nella padella.
- mettere il bacon tagliato a pezzetti quadrati sotto il grill per qualche minuto (in una teglietta con carta da forno va benissimo) o rosolarlo in un padellino.
-al momento di servire, scaldare la crema di melanzane, riempire i bicchieri fino a metà, aggiungere uno strato di stracciatella o formaggio fresco, e decorare con i pezzetti di bacon croccante; i bicchierini si possono decorare anche con nachos messicani e foglioline di basilico/prezzemolo o timo.

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29th July
2012
written by admin

Variante personale di una ricetta che la lattaia di fidicia insegnò a mia madre tantissimi anni fa. (Non prevedeva la mortadella, ma rimaneva un po’ troppo asciutta). Per voi, un classico “tesoro di famiglia”.

Ingredienti  (per 4-5 persone ):

300 g di fesa di tacchino tritata
150 g di ricotta
150 g di mortadella magra
15 fette di speck
1/2 cipolla o uno scalogno
Olio-sale-pepe qb.

Preparazione:

Frullare nel mixer il tacchino, la ricotta e la mortadella; si ottiene un impasto cremoso. Formare un grosso rotolo con le mani, avvolgerlo nello speck (volendo, lo si può legare con spago o elastici da cucina, ma non è necessario).

Far rosolare il rotolo in una casseruola con 3 cucchiai abbondanti di olio extra vergine, aggiungere mezza cipolla affettata sottile, un bicchiere di vino bianco e mezzo di acqua; cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti con la casseruola semi-coperta;  far asciugare il fondo di cottura lasciandolo sul fuoco ancora per qualche minuto,  e servire il rotolo con il sughetto ristretto.

Se la quantità di il sugo non fosse sufficiente, togliere il rotolo dalla casseruola, aggiungere un cucchiaio di farina setacciata, uno di olio e un po’ di acqua e far addensare; aggiustare di sale e di pepe e servire; è buono anche con l’aggiunta di funghi secchi ammollati ed aggiunti verso fine cottura.

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15th June
2012
written by admin

Ecco qualche info in più rispetto al mini-post del 13 giugno:

A Parigi la replicano da anni, e a quanto pare anche a NewYork…. e su quest’onda, quest’estate, anche Torino si vestirà di bianco per una serata insolita e surreale;  nasce  infatti sul tam-tam dei bloggers, e cresce di ora in ora, un evento affascinante ed originale:  una cena apparentemente improvvisata, con sedie e tavoli da pic-nic disposti inaspettatamente all’aperto in città, apparecchiati con stile (si rinuncia alle stoviglie di plastica per esibire piatti immacolati, tovaglie smaglianti, candele coordinate e diafani cristalli), imbanditi con pietanze che, pur succulente e saporose, si armonizzano nell’aspetto con il tema elegante del candore assoluto.

Un momento spensierato, per vivere insieme e da protagonisti gli spazi aperti della nostra splendida Torino; un modo per trascorrervi del BUON TEMPO, dono raro nella nostra epoca frenetica, nel singolare ruolo di “commensali di strada”, vestiti semplicemente di bianco e di un sorriso ospitale.

Chi desidera partecipare a questo avvenimento un po’ speciale dovrà inviare una e-mail di adesione all’indirizzo cenainbiancotorino@gmail.com . La partecipazione è naturalmente gratutita (la cena è in fondo un elegante pic-nic), e le istruzioni dettagliate, complete di orari e di luoghi, verranno fornite il giorno prima della serata (data ancora top secret) via e-mail o sms. Per maggiori informazioni, si può accedere alla pagina creata su Facebook dall’ideatrice della serata, Antonella Bentivoglio  D’Afflitto:  https://www.facebook.com/CenaInBiancoTorino?skip_nax_wizard=true

In omaggio con il post di oggi, riporto la ricetta di un primo semplice e bianchissimo, ricevuta dell’amica più cara che ho, così come me l’ha scritta lei.

RISOTTO CON PHILADELPHIA E LIMONE

320 gr riso, chicchi paffuti e morbidi ( 4 persone)
250 gr Philadelphia, aggiungere  a piacimento
1 limone
2 cucchiai d’ olio extra vergine
q.b. brodo vegetale o carne a gusto

Prendi una padella, ungi con 2 cucchiai d’ olio e ci versi sopra il riso.
Intanto fai andare un pentolino di brodo, come dicevo vegetale o di carne fa poco la differenza e fai tostare il riso aggiungedo il brodo fino a quando si cuoce, meglio se al dente , ma non troppo ( per intenderci non deve essere duro come quello delle insalate di riso ).
A fine cottura, col fuoco basso basso aggiungi la Philadelphia, che se tirata fuori dal frigo ad inizio cottura riso, sarà più morbida e piacevole da versare in  padella.
Solo a  fuoco spento, aggiungo un limone bello ciccioso e lo spremo tutto mescolando bene, affinchè si crei la famosa onda.


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13th June
2012
written by admin

Arrivo sempre un po’ tardi… ma è assolutamente da non perdere: leggete QUI ,

QUI,

e QUI !!!

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